Enrico Botti

A TROVARE I MIEI AMICI CI VADO IN BICI

Autoprodotto, 2012

Cosa si può fare con un po’ di semplicità e un pizzico di ironia… Enrico Botti ha fatto molto con davvero molto poco.
A trovare i miei amici ci vado in bici ha un buon ritmo, con fusioni di rock, blues e pop miscelati ad arte per una musica decisamente orecchiabile e testi a volte autoironici a volte critici, con un sensibilità particolarmente attenta ai cambiamenti della società e all’umanità che ci circonda.
Alti livelli di umorismo colti da frasi ripetute quasi scaramanticamente come “la iella ci vede bene attraverso gli occhi di un carabiniere” che strizzano l’occhio alla musica d’autore italiano di autori storici come De Andrè e Gaber. Interessante come si articola l’album da un episodio comune: il filo conduttore è il ritiro dalla patente, da cui nascono situazioni a tratti comiche a tratti tragiche, segno di come un evento del tutto inaspettato ti può cambiare la visione della vita.
L’album inizia con l’insonnia della notte de Non dormo più, poco dopo inizia ad andare a trovare gli amici in bici.. title-track dell’album. Entrambi i brani sono molto veloci, divertenti e sarcastici. Purtroppo finché la storia viaggia sul tragicomico e sulla disillusione l’autore dimostra di sapersi destreggiare molto bene, ma nel momento in cui diventa moralista perde molto della carica iniziale. In brani come Mi devo fare una posizione o Ricco e prepotente, i testi risultano a tratti banali; sembra di pedalare una bici arrugginita… Ma non è tutto da buttare via, anzi… i punti positivi sono tanti.
«Sceglierai se essere lo sfruttato o lo sfruttatore» di Finchè sei un uomo, a mio avviso il brano più riuscito e più personale, mette a nudo un uomo con tutte le sue debolezze e le sue sicurezze sempre fragili e futili. Profonda e toccante.
La composizione dell’album si arricchisce con le sonorità anni ’60-’70 e con quel gusto di provincia che è sempre un piacere ascoltare. Mi sento di avvisare i futuri ascoltatori che è un cd che va assaporato fino in fondo e più volte, per essere apprezzato in tutte le sue sfumature. Scanzonato.

Voto: 6

G.Montag