Intervista WOT

Retrò e a tratti anticonvenzionali, i WOT sono una delle realtà più promettenti del panorama indie italiano… Dalle zone limitrofe alla provincia etnea, sono catanesi d’adozione e cittadini musicali d’Europa, in quanto per i loro live hanno calcato palchi veramente ovunque. Il loro vasto curriculum vanta enormi gratificazioni, soprattutto legate alla critica che li esalta, proclamandoli anche “…Originalissimi, difficili da riconoscere come italiani…Fanno tutto con poco, e ci riescono benissimo” (Luca Fantacone, discografico della SONY/BMG e direttore artistico di H2O Music)… mica male no??? Nel 2008 entrano in studio per dare vita al loro primo lavoro ufficiale, ne verrà fuori lo straordinario “Handyman”, miscuglio originalissimo di rock, mod e atmosfere legate agli anni ’80…e dato che il disco me lo sono trovato praticamente tra le mani, non rimaneva che “sgraffignare” una delle mie solite chiacchierate tra amici che ruotano più o meno sulle solite curiosità, solo con uno spirito anarchico più accentuato, dati i soggetti. Magari le prossime righe vi faranno sorgere la curiosità di ascoltarlo… non sarebbe male…

Inizio subito con il complimentarmi con voi per il disco… la vostra storia musicale e quest’ultimo risultato hanno suscitato in me moltissime curiosità: inizio a togliermi un dubbio “marzulliano”, se adesso potreste tornare indietro negli anni e cambiare qualcosa (un concerto, la scelta di un singolo, anche solo un inciso…) sarebbe arrivato comunque un disco come Handyman?
Possiamo rispondere che sicuramente avremmo fatto a meno di una di queste pseudoetichette del momento. Lo spirito di handyman consisteva nel comunicare in maniera veloce un “mood” casalingo che esprime al meglio l urgenza del farsi sentire in maniera diretta. Un modo per comunicare come possano nascere simbiosi efficaci dentro l ambito domestico. Musica “artigianale” per palati non convenzionali. Le lungaggini del sistema “morente” italiano tolgono linfa vitale e l’immediatezza che serve alle band come noi per sentirsi vive. Handyman sarebbe forse arrivato un po’ più sobrio se non avessimo avuto modo di ripensarci per tutto il tempo della gestazione . Ma i Wot sono anche così e con l entrata del commodoro Luccio tutto suona più 80’s

Questo disco sembra essere la colonna sonora di una vecchia commedia… comunque qualcosa di molto lontano rispetto a ciò che ci si potrebbe aspettare da dei musicisti più o meno giovani come voi…
Il fatto che tu ci veda giovani gratifica l’uso smodato di creme e balsami di giovinezza ma… In realtà siamo tutti più o meno cresciutelli e con noi sono maturati i rispettivi background . Non poteva che venir fuori una commistione di intenti dal sapore decisamente retró

E quale potrebbe essere il messaggio che il disco dovrebbe comunicare a chi lo ascolta?
L’ambiente creativo è proprio sotto casa tua e in nessun altra parte del mondo. Non serve sbatterai alla ricerca del mainstream. L’unica cosa di cui ha bisogno la musica è una dimensione intima che va personalizzata con le proprie mani partendo dal nome e finendo al packaging. Si puó fare un bel disco senza svenarsi e quantomeno il contributo al panorama musicale giustifica lo sforzo.

La  critica vi adora (e francamente anche io), lo dimostrano le miriadi di recensioni positive che Handyman ha ricevuto, ma qual è il vostro rapporto con chi vi critica e non solo positivamente?
Come potrai notare dalle rassegne stampa abbiamo messo tutto. Le critiche negative ci hanno reso edotti su quali aspetti di Handyman risultavano indigesti. Non si fa un disco che possa piacere a tutti ma quelli a cui non piace ti danno un contributo per farti riflettere. Lo troviamo costruttivo ed edificante.

Avete suonato in giro per l’Italia (e oltre). Pensate anche voi che dalla nostre parti esista una sorta di discriminazione per questo genere di musica?
Esiste la maleducazione nei confronti del liveset. Si è ormai ridotto ad un blando aperitivo del vero momento di ogni evento. Il dj set. Il più delle volte dobbiamo tutto ció a personaggi che hanno mischiato lo show bussiness col più bieco qualunquismo dando vita a cocktail micidiali non molto lontani dalla formula di tv spazzatura che riempie i palinsesti. Il fatto che questi eventi vengano presentati con un accattivante pubblicità che parla “giovane” non vuol dire che di fatto abbia contenuti… Anzi.

Il primo disco non si dimentica mai…. Qual è stato il primo disco che avete acquistato?
Crediamo a ragion veduta di aver comprato tanti “primi dischi” quindi ci viene veramente difficile ricordare…

Già che ci siamo parliamo di contaminazioni musicali: che musica ascoltano i Wot e con chi vorrebbero collaborare?
I wot da tempo si chiedono nel 2010 cosa potrebbero ascoltare… La risposta è sempre nel passato… Purtroppo. Avremmo voluto una collaborazione con Britney Spears una con Robert Smith una con i Giganti una con i Toto e una con Bob Log 3

Chi vorreste venisse a vedervi suonare live o comunque a chi vorreste arrivasse una copia di Handyman?
Ci divertirebbe molto condividere Handyman con molti artisti che popolavano gli 80. Sarebbe un live molto interessante.

Prossimi date live dove venire a sentirvi?
Sono tutte in preparazione tra fine dicembre e fine gennaio e presto saranno visibili sullo space e sulla pagina di facebook

Tre righe di anarchia… sfruttatele come meglio credete!
Crediamo nel km 0 , ci facciamo tutto da noi, amiamo contaminarci e contaminare, ci sentiamo terroni e sfuggiamo all’inquadramento suonando per un mondo musicale che lotta con tante teste di cazzo… Per primi noi stessi.
(Maruska Pesce)
Per saperne di più: www.myspace.com/wotmusic