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Home Recensioni

Vena Viola

redazione by redazione
8 Gennaio 2013
in Recensioni

A COSY MORNING UPSIDE DOWN Ep

Autoprodotto 2012

venaviolaIl progetto Vena Viola nasce come supporto ad un progetto artistico più ampio e complesso, nato dalla collaborazione con lo scultore Gianluca Russo, ma il curriculum della band vanta anche la realizzazione di numerose colonne sonore. Dal loro primo Ep, 360 Muse, moltissime note di variazione, sia per quanto riguarda la formazione in sé, che per quanto riguarda lo stile vero e proprio. Dopo un periodo  di transito, nel 2010 è il momento propizio per un ulteriore cambiamento, fanno il loro ingresso nel gruppo due nuovi elementi, voce e piano, giunge il momento di esperimenti più audaci, risalgono a questo periodo infatti le due notissime cover di De Andrè (La canzone di Marinella) e Benvegnù (Quando passa lei), contenute nel terzo lavoro in studio “L’ira di Gaia”  che conferma indissolubilmente il nuovo e sperimentale sound dei Vena Viola. Con queste premesse un altro album e una nuova direzione da imboccare:

“A cosy morning upside down” arriva un paio di anni dopo, concepito essenzialmente da idee ed esperienze immagazzinate durante tutto il percorso dei live in giro per lo stivale, questo è definitivamente il suono del gruppo e ci piace parecchio! Dall’impronta palesemente elettropop, si avvicina molto alle sonorità del Nord Europa e offre all’ascoltatore un vasto repertorio di atmosfere allettanti, si passa da martellanti ritornelli nella prima traccia del disco (Ljòmi, nonché apri pista e forse la più bella del disco) ad un pianoforte ruffiano ed essenziale che accompagna gli ultimi minuti. Se proprio si deve cercare il pelo nell’uovo, la stupenda voce dei Vena Viola risulta quasi sempre crescente, ma assolutamente non sgradevole o inadeguata.

Voto: 7

Maruska Pesce

Tags: A COSY MORNING UPSIDE DOWNepVena Violavenaviola
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