lunedì 16 Giugno 2025
Beautiful Freaks
  • (Maga)Zine
  • Wikifreaks
  • Interviste
  • Rubriche
    • 33 giri di piacere
    • Bu!Cce Candite
    • Chi l’ha visti
    • Home Recording for Dummies
    • Libridi
    • L’opinione dell’incompetente
    • Opinioni
    • Spore Digitali
  • Live Report
    • Festival
  • Compilation
  • Contatti
No Result
View All Result
  • (Maga)Zine
  • Wikifreaks
  • Interviste
  • Rubriche
    • 33 giri di piacere
    • Bu!Cce Candite
    • Chi l’ha visti
    • Home Recording for Dummies
    • Libridi
    • L’opinione dell’incompetente
    • Opinioni
    • Spore Digitali
  • Live Report
    • Festival
  • Compilation
  • Contatti
No Result
View All Result
Beautiful Freaks
No Result
View All Result
Home Recensioni

Marry Waterson & Oliver Knight

redazione by redazione
8 Gennaio 2013
in Recensioni

HIDDEN

One Little Indian, 2012

marywatersonSiamo d’accordo: su questa seconda riunione dei fratelli Marry e Oliver, ultimi rampolli del clan dei Watresons, folk group inglese a conduzione familiare degli anni ’60-’70, poco si può dire di male: è un lavoro fatto a dovere, eseguito e confezionato benissimo, la qualità e la morbidezza degli arrangiamenti bastano ad allontanare qualsiasi ombra di dilettantismo o sospetti sul merito. E su questo in fondo ci aveva già rassicurato l’esordio. The days that shaped me, uscito appena un anno fa, era stato molto di più di un biglietto di visita; disco non solo raffinato e in cui si sentiva tutto il calore della cura per questo mestiere, ma opera di spessore che metteva a nudo un’emotività preziosa e si raccontava in modo non comune. Passi indietro non ne sono stati fatti, forse invece un lieve cambio di rotta, nel senso che l’ironia che lì rimaneva taciuta (secret smile, come recitava l’ultimo pezzo) ora diventa aperta confidenza; ma, qui sta il punto, non sempre con l’effetto desiderato. Al tatto, questo album si dimestica con grande facilità; la stessa, però, con cui perde di unicità, e a rimaere nascosta (hidden, a detta del titolo) è in parte l’ispirazione e la personalità del primo. C’è ancora molta intimità, eppure un’intimità più mainstream, più complice di certe sonorità “da manuale”, per così dire. L’incedere sinuoso di I’m in a mood, che apre l’album con una certa grandezza, l’effetto vinile di Scarlet starlet e della deliziosa Going, going, gone, cartoline che potrebbero essere firmate Norah Jones, Gormandizer in stile Florence + the Machine, una Russian dolls (sostenuta dal trio vocale Coope, Boyes and Simpson) da sostenere con schiocco di dita, e una manciata di altri pezzi tutti ben vestiti ed educati. Nell’esattezza della definizione di Max Sannella, questo rimane “uno di quei lavori non perfettamente in bolla ma che fanno bellezza esponenziale”. Non un passo falso dunque, ma un passo senz’altro più comodo, e che per questo, pur nei suoi limiti, si lascia seguire con rinnovato piacere. Collaborano l’hammond di Reuben Taylor (The Athletes), il violoncello di Barney Morse Brown (Duotone, The Imagined Village), la batteria di Pete Flood (Bellowhead) e il contrabasso di Miranda Sykes (Show of Hands).

Voto: 7

Fabrizio Papitto

Tags: HiddenMarry Waterson & Oliver Knight
  • (Maga)Zine
  • Wikifreaks
  • Interviste
  • Rubriche
    • 33 giri di piacere
    • Bu!Cce Candite
    • Chi l’ha visti
    • Home Recording for Dummies
    • Libridi
    • L’opinione dell’incompetente
    • Opinioni
    • Spore Digitali
  • Live Report
    • Festival
  • Compilation
  • Contatti

Link Utili

  • About
  • Contribuisci all’incentivazione delle nostre attività
  • Partecipa
  • Privacy Policy
  • Redazione

This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License 2019

No Result
View All Result
  • (Maga)Zine
  • Wikifreaks
  • Interviste
  • Rubriche
    • 33 giri di piacere
    • Bu!Cce Candite
    • Chi l’ha visti
    • Home Recording for Dummies
    • Libridi
    • L’opinione dell’incompetente
    • Opinioni
    • Spore Digitali
  • Live Report
    • Festival
  • Compilation
  • Contatti

This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License 2019

Questo sito, come molti nel suo genere, usa cookie, per informazioni visitare la Privacy e Cookie Policy.