Black Lips – Guspini (CA) 25/08/2007@Sleepwalkers

Ho avuto la fortuna di vedere i Black Lips per la seconda volta nella mia vita. Per chi non lo sapesse sono quattro ragazzotti americani votati al all’alcool ed al caos, i quali sono probabilmente stati salvati dalla strada dal blues e dal punk, permettendo loro di fare di ogni concerto un’esperienza assolutamente imperdibile. Aspetto sino alle 03:30 del mattino per vederli salire sul palco dello Sleepwalkers e attaccare col giro di basso di Katrina, singolo contenuto nell’ultimo album “Good bad, not evil” (uscito con la Vice Records), mentre di fronte a loro si scatena l’inferno. Ho visto il palco invaso dal pubblico, ho visto volare sputi, birra, e bicchieri di plastica. Garage punk con echi country, accordi semplici tanto rozzi quanto efficaci. Quasi subito mi chiamo fuori dalla battaglia del pogo, tra polvere e sudore, ma solo per avere la possibilità d’immortalare la serata con la mia digitale. Una performance di un’ora scarsa, breve ma intensa, durante la quale hanno suonato tutti i classici degli album “Let it bloom” e “We did not know the forest spirit made the flowers grow” : dirty hands, boomerang, not a problem, mia, stranger, fairy stories. L’apice si raggiunge con Sea of Blasphemy, delirio allo stato puro concentrato in un minuto e mezzo, poi si finisce tutti ipnotizzati da Buried alive, un’irresistibile ballata dalle insolite atmosfere balcane. Il display fluorescente del mio cellulare segna le 04:33 quando i Black Lips ringraziano e salutano. Il palco sembra un campo di battaglia ed io mi sento stanco ma fortunato. (Arturo Bandini)