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Chi l’ha visti?

redazione by redazione
12 Luglio 2009
in Chi l'ha visti

Ovvero: breve scheda d’identità di gruppi inutili scomparsi nel nulla e che (per ora) ci hanno risparmiato una reunion ancora più inutile.

A cura di Mazzinga M.

Haircut 100
Haircut 100

Genere: New Pop Rock.
Nazionalità: inglese.
Formazione: Nick Heyward (voce e chitarra – fino al 1983); Les Nemes (basso); Graham Jones (chitarra); Patrick David Hunt (batterista “per un singolo”: Favourite Shirts.); Phil Smith (sassofono); Marc Fox (voce e percussioni); Blair Cunningham (batteria). Oltre a Tim Jenkins (chitarra) e Rob Stroud (batteria – successivamente nei “The Sex Gang Children”) i quali lasciarono la band quando ancora si esibiva col nome di Moving England.
Discografia: Pelican West (1982, Lp); Paint and Paint (1984, Lp).
Segni particolari: nome idiota; testi scemi; musica allegra e facce da bravi ragazzi.
Data e luogo della scomparsa: nonostante una fugace “carrambata” nel programma Band’s Reunited di VH1, la scomparsa della band è tecnicamente datata 1984 dopo aver constatato il fiasco del 33 giri  Paint and Paint. Nella sostanza però la sparizione è avvenuta un anno prima con l’addio di Nick Heyward.
Motivo per cui saranno (forse) ricordati: il singolo Love Plus One e la presenza di Patsy Kensit nei primissimi video.
Motivo per cui dovrebbero essere dimenticati e mai più riesumati: alcuni li considerano come “the original boy band”. Vi basta come motivo?

Savage Garden
Savage Garden

Genere: Soft Pop Rock.
Nazionalità: australiana.
Formazione: Darren Hayes (voce); Daniel Jones (tastiere, chitarra e… tutto il resto).
Discografia: Savage Garden (1997, Lp); Affirmation (1999, Lp); Truly, Madly, Completely – The Best of Savage Garden (2005, Compilation).
Segni particolari: pluridecorati al valore “musical commerciale”.
Data e luogo della scomparsa: Ottobre 2001, dopo l’ennesima simpaticissima premiazione imbastita per celebrare i numeri delle vendite discografiche. Alé!
Motivo per cui saranno (forse) ricordati: per i più, i brani Truly Madly Deeply e To the Moon and Back. Per i meno, la versione di O’ Sole Mio eseguita al Pavarotti and Friends.
Motivo per cui dovrebbero essere dimenticati e mai più riesumati: Tom, Ron & Hubbard. I cari ed esimi Savage Garden si sono fin troppo abbuffati e ingrassati con delle zuccherose e sdolcinate melodie che nulla avevano a che fare col nome che adottavano e che avevano inopportunamente trafugato da un’opera della dott.ssa vampiressa Anne Rice. Fino ad oggi il giusto risentimento della scrittrice non si è mai manifestato ma davanti all’ipotesi di una loro eventuale reunion non potrebbe esimersi dallo scatenargli contro il ciuccia-sangue Lestat nella sua versione più inquietante: quella incarnata dal granatiere Tom “scientology” Cruise. Bubu Settate!

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